La verifica scariche atmosferiche è una procedura fondamentale per garantire la sicurezza di edifici e persone contro i rischi di fulminazione. Infatti, il D.Lgs. 81/2008 impone ai datori di lavoro di effettuare la valutazione del rischio da scariche atmosferiche per tutte le attività lavorative.
Questa valutazione serve a determinare se una struttura necessita di protezioni aggiuntive come parafulmini o altri sistemi di sicurezza.
In questo articolo esploreremo in dettaglio cos’è la verifica dei dispositivi scariche atmosferiche, perché è obbligatoria, come si effettua e quali sono i suoi principali benefici. Se invece stai cercando consulenza o un preventivo per le tue verifiche periodiche, sei nel posto giusto: Quattroseidue Srls è leader nel settore e pone al tuo servizio tutta la sua competenza e l’esperienza dei suoi verificatori.
Indice
Verifica scariche atmosferiche: cos’è
La verifica delle scariche atmosferiche è il processo attraverso il quale si valuta se i dispositivi di protezione contro i fulmini, come i parafulmini ad asta o a fune, siano adeguati e conformi alla normativa.
L’obiettivo è proteggere le persone e prevenire danni alle strutture, agli impianti elettrici ed elettronici. La valutazione del rischio di fulminazione, che fa parte di questo processo, permette di identificare i potenziali rischi elettrici e le misure da adottare per mitigarli.
Normativa di riferimento
Le verifiche degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche devono rispettare la normativa CEI EN 62305, che regola la progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi di protezione.
Il D.Lgs. 81/2008 stabilisce che ogni datore di lavoro deve effettuare la valutazione del rischio di fulminazione diretta e indiretta nei luoghi di lavoro, per garantire la sicurezza dei lavoratori e delle strutture.
Infine, secondo il DPR 462/01 il datore di lavoro ha l’obbligo di richiedere la verifica periodica dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche che si aggiunge alla verifica di messa a terra dell’impianto elettrico.
A questo proposito, sia gli impianti di messa a terra sia i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere verificati:
- ogni due anni per le verifiche nei locali adibiti ad uso medico, nei cantieri e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio
- ogni cinque anni in tutti gli altri luoghi di lavoro, che presentano un rischio elettrico normale.
Si applicano alle verifiche dei dispositivi scariche atmosferiche anche le restanti disposizioni di legge indicate nel DPR 462 del 2001. Anche in questo caso, dunque, per l’effettuazione della verifica il datore di lavoro deve rivolgersi obbligatoriamente all’ALS o all’ARPA o agli Organismi abilitati dal Ministero delle attività produttive come Quattroseidue Srls.
Verifica scariche atmosferiche: perché è obbligatoria
Prima di tutto, devono essere evidenziati i rischi legati alle scariche atmosferiche. Dal progetto iniziale che parte con lo schema di impianto elettrico, alla realizzazione degli impianti alle verifiche periodiche sull’impianto e sui singoli componenti, come ogni singolo dispersore di terra, tutta l’attività deve essere orientata alla protezione dal rischio di fulminazione.
I fulmini possono causare gravi danni materiali e, prima ancora, possono mettere a rischio la sicurezza delle persone. La fulminazione diretta o indiretta può provocare incendi, esplosioni, malfunzionamenti degli impianti e causare la perdita di vite umane.
La valutazione del rischio da scariche atmosferiche, prevista dal D.Lgs. 81/2008, è obbligatoria per tutte le attività lavorative e serve a identificare se una struttura è esposta a rischi elevati e se è necessaria l’installazione di un sistema di protezione.
Sanzioni per il mancato rispetto della normativa
Il mancato rispetto della normativa può portare a conseguenze gravi. I datori di lavoro che non effettuano le verifiche obbligatorie della messa a terra condominiale o aziendale rischiano sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 4.800 euro, oltre a possibili sanzioni penali.
L’aspetto peggiore le strutture non protette sono esposte a rischi di fulminazione che possono causare danni irreparabili. La protezione da questo tipo di rischio, infatti, non riguarda solo la conformità al tipo di certificazione impianto elettrico, ma la sicurezza e la stessa vita delle persone che si trovano sui luoghi soggetti al rischio.
Cosa prevede la verifica scariche atmosferiche
Come accade per le normali verifiche messa a terra, la verifica dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche si esegue in più fasi.
Più precisamente, il processo di verifica delle scariche atmosferiche inizia con una valutazione del rischio di fulminazione e prosegue con la parte più propriamente tecnica. In questo caso, in luogo della misura della resistenza di terra si procede all’ispezione dei dispositivi di protezione, come parafulmini ad asta, parafulmini a fune e sistemi di messa a terra.
Se dalla valutazione emerge un rischio superiore a quello tollerabile, l’impianto deve essere adeguato o installato ex novo per proteggere la struttura e i suoi occupanti.
Durante la verifica, vengono controllati diversi elementi, tra cui:
- l’efficienza dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, come i parafulmini;
- lo stato dei di messa a terra;
- la conformità dell’impianto alle normative CEI EN 62305.
Per quanto riguarda la periodicità delle verifiche, per i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche valgono le stesse norme per gli impianti di messa a terra.
In particolare, per l’art. 4 del DPR 462 del 2001 il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto elettrico, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni.
Il tutto, però, ad esclusione degli impianti installati in cantieri (come avviene per la messa a terra dei ponteggi), in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio (ad esempio le cabine MT BT). In questi casi, la periodicità è biennale.
A chi si rivolge la verifica
Partiamo dagli edifici interessati. La verifica scariche atmosferiche è obbligatoria per tutti gli edifici in cui si svolgono attività lavorative, come uffici, industrie, scuole, ospedali e qualsiasi altra struttura che ospiti lavoratori.
Anche edifici situati in zone ad alta densità di fulmini o che hanno impianti elettrici complessi devono sottoporsi a queste verifiche.
Per quanto riguarda le attività interessate da questo particolare tipo di verifica, bisogna dire che tutte le attività lavorative devono effettuare la valutazione del rischio di fulminazione e, se necessario, installare i dispositivi di protezione adeguati.
L’obbligo di verifica impianti elettrici riguarda non solo le industrie, ma anche le attività commerciali, pubbliche e private. La normativa richiede che i datori di lavoro proteggano sia i lavoratori sia le infrastrutture da possibili danni dovuti ai fulmini.
Benefici della verifica scariche atmosferiche
Sicurezza delle Persone e dei Beni – Il primo e più importante beneficio della verifica è la protezione delle persone e dei beni. Un impianto di protezione ben progettato e verificato riduce il rischio di danni materiali e incidenti, proteggendo anche i sistemi elettici ed elettronici dalle sovratensioni causate dai fulmini.
Conformità Normativa – Effettuare regolarmente le verifiche degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche consente di rispettare la normativa vigente ed evitare sanzioni. Inoltre, garantisce che l’attività possa proseguire in sicurezza e che non ci siano interruzioni dovute a incidenti o malfunzionamenti causati da scariche atmosferiche.
Come trovare un professionista qualificato
Per garantire che la verifica sia eseguita correttamente, è fondamentale rivolgersi a professionisti abilitati. Le verifiche devono essere condotte da tecnici iscritti agli albi professionali e da organismi accreditati come ASL o ARPA, in conformità con il DPR 462/2001.
Quattroseidue, con la sua pluridecennale esperienza, è in grado di fornire servizi di verifica altamente qualificati, garantendo che gli impianti siano a norma e perfettamente funzionanti.
Costi verifica scariche atmosferiche
Il costo della verifica dispositivi scariche atmosferiche varia in base alla superficie protetta e alla tipologia di impianto installato. Come per i costi della verifica di messa a terra, esistono tariffe stabilite dal tariffario ministeriale per la verifica degli impianti di protezione contro e scariche atmosferiche:
Tipologia di Impianto | Tariffa Verifica + IVA |
---|---|
Parafulmine ad asta | € 100,00 |
Per ogni asta aggiuntiva | € 50,00 |
Parafulmine a fune | € 100,00 |
Per ogni fune aggiuntiva | € 100,00 |
Superfici protette fino a 100 mq | € 100,00 |
Da 101 a 350 mq | € 200,00 |
Da 351 a 500 mq | € 300,00 |
Oltre 500 mq | € 400,00 |
Per verifiche straordinarie o in aree specifiche, possono essere applicati costi aggiuntivi derivanti dal rimborso delle spese di trasferta, come da Tabella Ministeriale Quattroseidue Srls.
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FAQ – Domande Frequenti sulla Verifica delle Scariche Atmosferiche
Cos’è una verifica delle scariche atmosferiche?
È un controllo obbligatorio degli impianti di protezione dai fulmini, regolato dalla normativa CEI EN 62305.
Quanto costa una verifica delle scariche atmosferiche?
Le tariffe partono da € 100,00 + IVA per superfici fino a 100 mq, con costi aggiuntivi per parafulmini e superfici più grandi. I prezzi sono imposti dal Tariffario Ministeriale di cui al DPR 462/01.
Ogni quanto deve essere effettuata la verifica dei parafulmini?
Anche per i parafulmini e gli altri dispositivi di protezione contro le scariche elettriche, le verifiche devono essere effettuate ogni 5 anni, salvo eccezioni per i cantieri e i locali medici, dove è richiesta ogni 2 anni.
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