La messa a terra è un sistema di sicurezza degli impianti elettrici che si rivela essenziale per proteggere le persone da possibili scariche elettriche. Questa procedura consente di disperdere nell’ambiente le correnti di guasto che possono verificarsi a seguito di un isolamento insufficiente o di difetti nell’impianto.
Ma quando si parla di messa a terra impianto elettrico e come si esegue una installazione davvero sicura? In questa guida esploreremo i dettagli cruciali, le normative vigenti e i benefici di implementare correttamente messe a terra efficaci. Scopriremo anche a chi spetta eseguire i lavori, le responsabilità dei datori di lavoro e le procedure standard per la verifica e manutenzione degli impianti.
Indice
Cos’è la messa a terra e perché è importante
La messa a terra di un impianto elettrico si riferisce alla connessione elettrica diretta tra specifiche parti dell’impianto e il terreno, che funge da riferimento elettrico universale. Più precisamente, le azioni per realizzare questo tipo di impianto assicurano alle masse metalliche il potenziale a terra, per evitare che entrino in tensione tra loro.
Attraverso dei conduttori di protezione (generalmente in rame, colorati di verde-giallo), ogni disfunzione elettrica è immediatamente trasferita alla terra, riducendo drasticamente il rischio di scosse elettriche.
Messa a terra impianto elettrico: perché?
Il principale obiettivo di questo tipo di impianto è la sicurezza: minimizza il rischio di folgorazione rendendo la corrente di guasto innocua, grazie alla sua dispersione nel suolo. Inoltre, la messa a terra di un impianto elettrico protegge l’edificio da danni potenziali dovuti a sovratensioni o fulmini.
La messa a terra presenta importanti vantaggi:
- Riduce il rischio di danni a apparecchiature elettriche.
- Diminuisce la probabilità di incendi dovuti a cortocircuiti.
- Rende l’impianto elettrico conforme alle normative vigenti, evitando sanzioni.
Cosa succede se non si ha la messa a terra?
Senza messe a terra efficaci, gli impianti elettrici sono poco sicuri e pericolosi, esponendo persone e proprietà a rischi elevati di incidenti elettrici. Oltre alla sicurezza in sé, l’installazione di questo tipo di impianto è obbligatoria per legge. L’omessa installazione e la mancanza di controlli periodici comportano sanzioni legali severe, comprese multe e reclusione nel caso di non conformità alle normative vigenti come il DPR 462/01.
Messa a terra impianto: caratteristiche e normativa
Un impianto di messa a terra adeguato richiede:
- Conduttori di protezione: collegano elettricamente l’apparecchiatura al suolo e appaiono come dei fili giallo-verdi.
- Dispersori: appaiono come picchetti metallici infissi nel suolo e servono a facilitare la dispersione della corrente di guasto.
- Interruttore differenziale (salvavita): disconnette automaticamente l’impianto in caso di anomalie, assicurando la prevenzione da incidenti elettrici.
Le norme principali che regolano le messe a terra in Italia sono il D.P.R. 462/01 e la Norma CEI 64-8/5, che stabiliscono i requisiti tecnici e di sicurezza per gli impianti, da non confondere con le normali verifiche impianti elettrici utili per la manutenzione ordinaria. La verifica prevista dal DPR 462 del 2001 deve essere eseguita periodicamente da professionisti autorizzati, secondo la cadenza dettata dalla normativa (biennale o quinquennale a seconda dell’ambiente).
Realizzazione e manutenzione
Le fasi di realizzazione e manutenzione sono ugualmente importanti. Una volta realizzato un impianto elettrico a regola d’arte, questo deve essere sottoposto periodicamente a verifica. Solo così è possibile garantire la sicurezza dell’impianto.
Messa a terra impianto elettrico: come controllare se è efficiente
Il controllo sull’impianto si esegue mediante le verifiche periodiche messa a terra. Si tratta di controlli essenziali per mantenere l’efficienza e la conformità dell’impianto, che si distinguono dalla certificazione impianto elettrico. Le verifiche periodiche includono la misurazione della resistenza di terra e l’ispezione visiva dei componenti e anch’esse sono obbligatorie: il DPR 461/01 le impone soprattutto ai condomini e sui luoghi di lavoro.
Chi si occupa di fare la messa a terra elettrica?
La responsabilità della realizzazione e manutenzione della massa a terra e della verifica scariche atmosferiche è del datore di lavoro o dell’amministratore di condominio, che deve assicurarsi che gli impianti siano realizzati e mantenuti secondo le normative vigenti.
L’applicazione della normativa è particolarmente stringente nel caso di alto rischio elettrico, come accade per le verifiche nei locali ad uso medico, la messa a terra dei ponteggi di cantiere o per le cabine elettriche MT BT, che prevede verifiche periodiche biennali, ma più in generale l’obbligo vige in tutti i luoghi di lavoro.
Messa a Terra in un Condominio
Nel contesto della messa a terra condominiale, è compito dell’amministratore assicurare che l’impianto del condominio sia a norma e verificato periodicamente, ripartendo le spese tra i condomini.
Per effettuare le verifiche è importante affidarsi a Imprese qualificate come QuattroSeiDue srls, che offre proprio questo servizio in modo sicuro e efficiente, collaborando con gli amministratori per garantire la sicurezza e la conformità degli impianti alla normativa vigente.
Messa a Terra in Azienda
La realizzazione di sistemi di messa a terra aziendali è un requisito fondamentale non solo per adempiere alle normative vigenti, ma anche e soprattutto per garantire la sicurezza sul lavoro. In ogni ambiente aziendale, dalle officine ai grandi complessi industriali, la presenza di uno schema impianto elettrico ben progettato e correttamente installato è cruciale.
Ricordiamo sempre che questo tipo di impianto protegge persone e apparecchiature elettroniche sensibili da potenziali sovratensioni o guasti. QuattroSeiDue srls è specializzata nella verifica periodica degli impianti, assicurando che ogni sistema di messa a terra aziendale sia efficiente e conforme alle normative di sicurezza vigenti.
Costi e benefici della messa a terra
I costi per l’installazione di un impianto di messa a terra sono variabili e dipendono molto dal tipo di struttura da sottoporre a verifica, quindi è essenziale chiedere un preventivo per avere subito tutte le informazioni utili.
I costi per le verifiche periodiche possono essere mitigati attraverso le normali detrazioni fiscali per le ristrutturazioni.
Vantaggi della messa a terra
Implementare un’impianto di messa a terra (o massa a terra) secondo le normative non è solo una questione di conformità legale, ma una necessaria precauzione per garantire la sicurezza delle persone e la protezione delle proprietà. Assicurarsi che la messa a terra sia realizzata e mantenuta correttamente è una responsabilità importante per i datori di lavoro e gli amministratori di immobili.
QuattroSeiDue Srls, con la sua esperienza e professionalità, è un partner affidabile per la verifica di impianti di messe a terra, garantendo così conformità normativa e sicurezza ottimale.
Richiedi un preventivo
Se necessiti di assistenza professionale per la verifica della messa a terra impianto elettrico, contatta QuattroSeiDue Srls, uno degli Organismi abilitati dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). I nostri tecnici qualificati sono a tua disposizione e ti forniranno servizi di alto livello per garantirti sicurezza e conformità alla normativa dettata dal DPR 462/01.
Un impianto adeguato è un investimento per il benessere e la tranquillità di tutti. Non rischiare: scegli la professionalità e l’esperienza per garantire la sicurezza del tuo ambiente.
Cosa succede se non si ha la messa a terra?
La mancanza di un impianto di messa a terra a norma comporta seri rischi per la sicurezza, tra cui:
Scosse elettriche: In caso di guasto, la corrente elettrica non ha un percorso sicuro verso terra, aumentando esponenzialmente il rischio di folgorazione, con gravi conseguenze per la salute e, in casi estremi, anche letali.
Incendi: La corrente di guasto può accumularsi negli apparecchi elettrici, surriscaldandoli e innescando incendi.
Danni a apparecchiature elettroniche: Le sovratensioni causate dalla mancanza di messa a terra possono danneggiare seriamente computer, elettrodomestici e altri dispositivi elettronici.
Mancato funzionamento dei dispositivi di sicurezza: L’interruttore differenziale (salvavita) non può funzionare correttamente senza una messa a terra efficiente, esponendo le persone a ulteriori pericoli.
Oltre ai pericoli per la sicurezza, la mancata messa a terra può comportare anche sanzioni amministrative e penali, in caso di incidenti o danni a terzi.
Ogni quanto va controllata la messa a terra?
La frequenza dei controlli dell’impianto di messa a terra dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di impianto, l’ambiente di utilizzo e il livello di rischio. In generale, si consiglia di effettuare i controlli:
Ogni 5 anni per impianti in ambienti residenziali e commerciali con bassa densità di apparecchiature elettroniche.
Ogni 2 anni per impianti in ambienti con elevato rischio, come ospedali, industrie o edifici con molti dispositivi elettronici.
Con maggiore frequenza in caso di modifiche all’impianto o di eventi atmosferici eccezionali.
Quanto costa la messa a terra?
Il costo dell’impianto di messa a terra varia in base a diversi fattori, tra cui:
Le dimensioni e la complessità dell’impianto: Un impianto in un piccolo appartamento avrà un costo inferiore rispetto a un impianto in un edificio industriale.
Il tipo di intervento: Se è necessario realizzare un nuovo impianto il costo sarà più alto rispetto a un intervento di adeguamento di un impianto esistente.
La zona geografica: I prezzi possono variare a seconda della regione e della città.
In generale, il costo per l’installazione di un impianto di messa a terra parte da un minimo di 50€ – 100€ fino ad arrivare a 1.000€ per l’intervento base. A questo si aggiungono i costi per le verifiche periodiche, che variano da 150€ a 2.000€ in base alla classe di potenza installata sull’impianto, secondo il tariffario Ispesl del 07/07/2005.
Lascia un commento