La messa a terra ponteggi è un elemento fondamentale per garantire la sicurezza nei cantieri edili. Questo processo si attua sulla impalcatura cantiere e consiste nel collegare il ponteggio a terra tramite un sistema di conduttori metallici, con lo scopo di prevenire rischi di folgorazione e scariche elettriche.
La corretta installazione della messa a terra ponteggi è cruciale per rispettare le normative di sicurezza e per proteggere gli operai da potenziali pericoli. Se stai cercando una consulenza approfondita o un preventivo, contatta Quattroseidue Srls, leader del settore per la verifica della messa a terra.
Cos’è la messa a terra di un ponteggio?
La messa a terra dei ponteggi svolge un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti elettrici. Collegare i ponteggi al terreno permette di dissipare eventuali correnti elettriche, riducendo il rischio di folgorazione per i lavoratori sul ponteggio. Questo è particolarmente importante nei cantieri dove possono esserci cavi elettrici esposti o in caso di rischio fulmini durante i temporali.
L’importanza della messa a terra ponteggi risiede principalmente nella protezione degli operai e nella prevenzione di incidenti gravi, similmente a La normativa di riferimento in Italia è il Decreto Legislativo 81/08 (Testo Unico in materia di sicurezza) che impone l’obbligo di mettere a terra tutti i ponteggi metallici per prevenire incidenti legati a contatti con linee elettriche o a scariche atmosferiche.
Proteggere le persone e le cose deve essere la priorità assoluta delle imprese. La messa a terra ponteggi, come anche le verifiche sulle cabine MT BT, non solo aiuta a salvaguardare la vita dei lavoratori, ma previene anche danni a macchinari e attrezzature.
Una corretta messa a terra evita che scariche elettriche possano causare incendi o esplosioni, proteggendo così sia il personale che le strutture circostanti. Allo stesso modo, la manutenzione dell’impianto di messa a terra ponteggi richiede competenza e attenzione, per garantire sicurezza al cantiere.
Messa a terra ponteggi: come si realizza
La procedura per effettuare la messa a terra di un ponteggio comprende una serie di passaggi chiave. Prima di tutto, è necessario installare dei conduttori di terra, solitamente costituiti da cavi metallici, che collegano la struttura del ponteggio al terreno. Questi conduttori sono collegati a dispersori di terra, come picchetti metallici o piastre, che sono infissi nel terreno per garantire una buona dispersione della corrente elettrica.
Successivamente, i morsetti di connessione vengono utilizzati per collegare saldamente i conduttori di terra ai componenti del ponteggio. È importante assicurarsi che tutte le connessioni siano sicure e che i materiali utilizzati siano resistenti alla corrosione. Queste caratteristiche servono a garantire la durata nel tempo del sistema di messa a terra.
Utilizzare diagrammi e immagini durante l’installazione può aiutare gli operatori a comprendere meglio il processo e a eseguire correttamente ogni passaggio. Partendo dalla progettazione dello schema impianto elettrico di messa a terra, le fasi di realizzazione sono le stesse di ogni impianto.
La particolarità della installazione, però, richiede una particolare precisione nell’esecuzione dei vari passaggi. Dallo schema ponteggio alla valutazione della messa a terra, tutto è fondamentale per assicurare un’efficace protezione contro i rischi elettrici e ottenere un ponteggio a norma.
Componenti impianto di messa a terra ponteggi
Un sistema di messa a terra dei ponteggi è composto da diversi elementi chiave, comuni ai normali impianti di terra:
- Dispersori
- Collettori principali di terra
- Collettori di protezione ed equipotenziali
Questi componenti lavorano insieme per garantire che le parti metalliche del ponteggio siano efficacemente condotte verso il collettore di terra, dove possono essere disperse in modo sicuro.
L’equipotenziale è una componente chiave di questo sistema perché connette tutte le masse metalliche estranee del ponteggio al collettore di terra. In questo modo, qualsiasi carica elettrica indesiderata accumulata sulla struttura del ponteggio viene rapidamente dissipata nel terreno, mantenendo un ambiente di lavoro sicuro per tutti gli operatori del cantiere.
Una corretta progettazione e installazione dei sistemi di messa a terra è cruciale per garantire la sicurezza e prevenire incidenti elettrici nei cantieri edili.
Messa a terra dei ponteggi: normativa
La normativa di riferimento per la sicurezza nei cantieri edili è il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, Testo unico sulla sicurezza, che include disposizioni specifiche per l’uso di ponteggi metallici. In particolare, l’articolo 84 del Decreto Legislativo 81/08 stabilisce che:
“Il datore di lavoro deve adottare le misure necessarie per proteggere edifici, impianti, strutture ed attrezzature dagli effetti dei fulmini, seguendo le norme tecniche appropriate”.
Secondo la normativa, costituisce responsabilità del datore di lavoro valutare attentamente le specifiche condizioni di ogni cantiere edile, tenendo conto di fattori come le dimensioni del ponteggio, la sua collocazione e l’ambiente in cui è installato.
Una volta esaminate queste variabili sarà possibile determinare la necessità di procedere con la messa a terra del ponteggio. Questo approccio garantisce che le misure di sicurezza siano adeguate al rischio effettivo presente nel cantiere. Pertanto, non esiste un vero e proprio obbligo messa a terra ponteggi ma una valutazione all’esito della quale la messa a terra del ponteggio può diventare obbligatoria.
Oltre al Testo Unico Sicurezza, in materia sono di fondamentale importanza le norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Queste normative stabiliscono le linee guida e i requisiti specifici per l’installazione e la manutenzione dei sistemi di messa a terra nei cantieri.
Oltre al rispetto delle normative, comunque, è fondamentale che gli operatori siano adeguatamente certificati per eseguire i lavori di messa a terra. La certificazione messa a terra ponteggi è un attestato di competenza che dimostra che gli operatori hanno ricevuto la formazione necessaria per installare e mantenere i sistemi di messa a terra impianto elettrico in modo sicuro ed efficace.
Le aziende devono assicurarsi che solo personale qualificato e certificato esegua queste operazioni, al fine di garantire la massima sicurezza nei cantieri.
Ponteggi e verifiche della messa a terra
Anche per i ponteggi messa a terra sono necessarie, infine le verifiche periodiche. Il DPR 462 01 si applica, infatti, ai luoghi di lavoro senza distinzione alcuna e, anzi, rispetto ai cantieri prevede una tutela rafforzata.
La denominazione “cantiere” individua qualsiasi luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile. Tra questi, dunque, sono certamente ricompresi i ponteggi e tutte quelle strutture metalliche poste nei cantieri, ove si svolgono le attività lavorative nel campo della ingegneria civile.
Le verifiche messa a terra nei cantieri devono essere eseguite ogni 2 anni anziché ogni 5 come avviene per i luoghi di lavoro a normale rischio elettrico. L’art. 4 DPR 462 01 dispone che “Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio per i quali la periodicità è biennale“.
In tutti questi casi, è necessario rivolgersi a Organismi abilitati dal MISE che offrono garanzie di affidabilità e sicurezza, come Quattroseidue Srls, azienda leader nelle verifiche degli impianti di messa a terra nei cantieri.
Messa a terra dei ponteggi: quando è necessaria?
La messa a terra ponteggi può essere necessaria per proteggere da tre principali rischi:
- Scariche atmosferiche: il ponteggio è una struttura metallica situata all’aperto e deve essere protetta contro i fulmini, secondo il Testo Unico 81/08;
- Contatti indiretti: il ponteggio è una massa
- Masse estranee: il ponteggio è una massa estranea e deve essere collegato all’impianto di terra delle masse.
Protezione dalle scariche atmosferiche
I ponteggi metallici possono essere particolarmente vulnerabili alle scariche atmosferiche, soprattutto quando sono situati all’aperto e sono di grandi dimensioni.
Per determinare se è necessario proteggere un ponteggio dal rischio di essere colpito direttamente dai fulmini, è importante eseguire un calcolo specifico in conformità alla norma CEI EN 62305-2. La decisione se collegare il ponteggio a terra dipende dal fatto che il livello di rischio di folgorazione sia inferiore a quello considerato tollerabile dalla normativa CEI EN 62305.
Questa valutazione del rischio prende in considerazione vari fattori, tra cui:
- Dimensioni del ponteggio
- Localizzazione geografica
- Tipo di suolo circostante (resistività)
- Collocazione del ponteggio rispetto ad altre strutture.
Per sapere se in questi casi sia necessario mettere a terra un ponteggio a protezione delle scariche atmosferiche, è sufficiente interpellare un tecnico che possa effettuare il calcolo del rischio elettrico in base alla norma CEI EN 62305. Se la struttura presenta le caratteristiche di autoprotezione, la messa a terra non deve essere effettuata.
In conclusione, la normativa impone una valutazione accurata del rischio elettrico e delle scariche atmosferiche, assicurando che le misure adottate per la messa a terra dei ponteggi siano appropriate e proporzionate alle specifiche condizioni del cantiere.
Protezione dai contatti indiretti
Il punto 23.2 della norma CEI 64-8 definisce la massa nel seguente modo: “Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto”.
I contatti indiretti rappresentano un altro rischio significativo nei cantieri edili. Questo tipo di rischio si verifica quando una persona entra in contatto con parti metalliche che, accidentalmente, sono diventate conduttive a causa di un guasto elettrico.
Questa particolare situazione si può verificare per vari motivi: ad esempio, se nel ponteggio del cantiere sono presenti cavi non isolati a diretto contatto, oppure nel caso di apparecchi isolati non di classe II come le attrezzature a doppio isolamento. In questi casi è sufficiente, ad esempio, un interessamento del parapetto ponteggio per diffondere la scarica elettrica e minare seriamente la sicurezza dell’intero cantiere.
La messa a terra dei ponteggi garantisce che eventuali correnti di guasto siano immediatamente condotte a terra, riducendo il rischio di scosse elettriche per gli operai. Questo tipo di protezione è particolarmente importante in ambienti dove sono presenti cavi elettrici o altre fonti di energia.
Protezione dalle masse estranee
Le masse estranee sono parti metalliche che non fanno parte dell’impianto elettrico ma che possono diventare conduttive se esposte a un campo elettrico. Di solito, una massa estranea presenta una bassa resistenza al passaggio della corrente verso la terra. Nei cantieri edili, queste masse possono includere elementi strutturali, attrezzature e strumenti metallici.
Si tratta in ogni caso di elementi che possono condurre elettricità e che, se non adeguatamente collegati a terra, possono rappresentare un rischio.
Bisogna dire che se un ponteggio è posizionato direttamente sul terreno tramite piedini o piastre, può agire naturalmente come un dispersore di terra. Per valutare se è sicuro, è necessario effettuare la misura della resistenza di terra di queste strutture.
Se la resistenza è inferiore a 200 ohm, la struttura è considerata una massa estranea. In questo caso, bisogna collegare il ponteggio o la struttura al sistema di messa a terra esistente per garantire che tutte le parti metalliche siano allo stesso potenziale elettrico, evitando così pericolose differenze di tensione.
Se il ponteggio o altre strutture sono installati su superfici asfaltate, coperte di ghiaia, lastricate, o fatte di materiali come roccia o marmo, è probabile che la resistenza verso terra superi 200 ohm. In questo scenario, il ponteggio non è considerato una massa estranea perché la resistenza è sufficientemente alta da non richiedere un ulteriore collegamento al sistema di messa a terra.
In definitiva:
- se la resistenza del ponteggio verso terra è minore di 200 ohm, bisogna fare la messa a terra;
- se la resistenza è maggiore di 200 ohm, la messa a terra ponteggi non serve.
In base alla valutazione della resistenza, la messa a terra ponteggi assicura che queste masse siano collegate a terra, impedendo che possano accumulare cariche elettriche pericolose. Questo collegamento aiuta a mantenere un potenziale elettrico uniforme in tutto il cantiere, migliorandone la sicurezza sui ponteggi.
Apparecchiature sul ponteggio
Riprendendo la definizione di massa della norma VEI 64-8, un aspetto determinante per capire se la messa a terra ponteggi è necessaria riguarda le apparecchiature esistenti o collocate sulla struttura. Di esse, si fornisce tradizionalmente una distinzione in classi di isolamento:
Classe 0
Le apparecchiature di Classe 0, che hanno solo un isolamento principale ma nessun conduttore di protezione per la messa a terra, sono vietate nei cantieri edili.
Classe I
Le apparecchiature di Classe I, come un argano montato sul ponteggio, hanno un isolamento principale. Se questo isolamento dovesse guastarsi, l’involucro dell’attrezzatura diventerebbe conduttivo. La normativa richiede che tali attrezzature siano dotate di una messa a terra di protezione, che collega l’apparecchiatura al sistema di messa a terra del cantiere (non del ponteggio).
In altre parole, queste attrezzature hanno già una propria messa a terra. Secondo la norma CEI, un ponteggio che entra in contatto con una massa (come un argano) non diventa esso stesso una massa. Quindi, non è necessario mettere a terra il ponteggio anche se si usano apparecchiature di Classe I.
Classe II
Le apparecchiature di Classe II, come trapani o demolitori, sono riconoscibili dal simbolo dei due quadrati concentrici. Questi dispositivi sono progettati per non richiedere una connessione a terra, poiché hanno un isolamento rinforzato che li rende sicuri. Di conseguenza, né l’apparecchio né il ponteggio diventano masse conduttive e quindi la messa a terra ponteggi non sarà necessaria.
Classe III
Le apparecchiature di Classe III funzionano con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV) o a bassissima tensione di protezione (PELV). In questo caso, non è necessario procedere alla messa a terra del ponteggio, poiché questi sistemi sono intrinsecamente sicuri.
Cavi sul ponteggio
Cavo H07RN-F
Usando un trapano o un demolitore, è possibile impiegare una prolunga con cavo H07RN-F, che è un tipico cavo di Classe II. Questo tipo di cavo è progettato per essere sicuro senza bisogno di una messa a terra aggiuntiva.
Cavi unipolari senza guaina
I cavi unipolari senza guaina, detti anche cordina tipo NO7V-K, non rendono il ponteggio una massa conduttiva, perché tra il ponteggio e i cavi c’è un isolamento doppio o rinforzato e una protezione meccanica sufficiente fornita da una guaina o da un tubo protettivo.
Tuttavia, se questi cavi sono posati direttamente a contatto con il ponteggio senza alcuna protezione, il ponteggio diventerebbe una massa conduttiva. Questa posa non è a norma, quindi è necessario cambiare il tipo di cavo o il modo in cui viene posato, piuttosto che collegare il ponteggio a terra.
A completamento di questo excursus, possiamo dire che la messa a terra dei ponteggi non è sempre necessaria. Comprendere e valutare correttamente tutte le condizioni presenti è fondamentale per assicurare la sicurezza e la conformità alle normative nei cantieri edili.
In altre parole, sapere quando e come collegare i ponteggi a terra può fare la differenza tra un cantiere sicuro e uno pericoloso.
Dichiarazione di conformità messa a terra ponteggi di cantiere
Una volta stabilita la sua necessità, anche la messa a terra dei ponteggi di cantiere richiede una certificazione per essere a norma. La dichiarazione di conformità di messa a terra di un ponteggio è un certificato che attesta che l’impianto elettrico rispetta tutte le norme di legge dirette a tutelare la salute delle persone e prevenire i rischi nei luoghi di lavoro.
La sua funzione è concettualmente diversa dalla normale certificazione impianto elettrico. La dichiarazione messa a terra ponteggi serve a dimostrare che la struttura metallica dispone di un sistema che riesca a neutralizzare i pericoli derivanti dalla formazione di differenziali tra apparecchiature fuori terra e la superficie su cui poggia il ponteggio. L’obiettivo è quello di evitare i rischi di folgorazione che possono essere generati da fulmini o corto circuiti.
Il costo della certificazione dipende da vari fattori, tra cui la potenza degli impianti, la grandezza del ponteggio e il tipo di dispositivi presenti. La normativa di riferimento è il decreto del Presidente della Repubblica n. 462 del 2001, che prevede l’obbligo del datore di lavoro di possedere la certificazione e di verificare periodicamente l’efficacia della messa a terra. Le verifiche elettriche, insomma, servono per ogni tipo di impianto.
Peraltro, quando si deve realizzare un ponteggio esterno per un cantiere o per la ristrutturazione di un edificio o un cantiere con messa a terra condominiale, è indispensabile che tutte le operazioni vengano affidate ad aziende affidabili e competenti, che mettano in atto tutte le misure necessarie per tutelare la salute delle persone, proteggendole da danni come quelli derivanti da scosse elettriche.
Anche in questo caso sarà fondamentale rivolgersi a soggetti competenti in grado di svolgere l’attività in modo da garantirne sicurezza e il rispetto della regola dell’arte e che svolgano la funzione di Organismi abilitati alle verifiche periodiche, come Quattroseidue Srls.
Quando è obbligatoria la messa a terra di un ponteggio?
La messa a terra di un ponteggio è obbligatoria quando il ponteggio stesso rappresenta una massa conduttrice che potrebbe venire a contatto con parti attive di un impianto elettrico o essere soggetta a sovratensioni, come nel caso di un temporale. In sostanza, se il ponteggio può diventare un percorso per la corrente elettrica, la messa a terra è indispensabile per garantire la sicurezza degli operatori e dell’impianto.
Quali sono i rischi se non si effettua la messa a terra di un ponteggio?
Non effettuare la messa a terra di un ponteggio espone a diversi rischi, tra cui: folgorazione degli operatori, incendi causati da cortocircuiti, danni agli impianti elettrici e, in casi più gravi, feriti o decessi. La messa a terra è una misura di sicurezza fondamentale per prevenire questi pericoli.
Come si verifica l’efficienza di una messa a terra di un ponteggio?
L’efficienza di una messa a terra di un ponteggio viene verificata attraverso misure elettriche periodiche, effettuate da personale qualificato. Queste misure servono a determinare la resistenza di terra dell’impianto e a garantire che sia conforme ai valori indicati dalle normative vigenti. È importante sottolineare che la verifica deve essere effettuata prima dell’inizio dei lavori e periodicamente durante l’esecuzione degli stessi.
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